Era il 1981 quando fu inaugurata la Scuola di Alpinismo della sezione di Spilimbergo del CAI.
Marcello Foscato era diventato da poco tempo Istruttore Nazionale di Alpinismo e già collaborava con la Scuola della sezione CAI di Cividale nella conduzione dei corsi. Fu per volontà di uno sparuto numero di soci della nostra sezione che nacque la spinta per organizzare il primo corso di roccia.
Animati da molto entusiasmo e in collaborazione con gli amici del CAI di Cividale (Guido, Franco, Ippolito, Gianberto, Ivano, Bepi…) partimmo per la grande avventura che ci vede ancora oggi protagonisti.
Primo direttore del Corso di Roccia fu Marcello, che sarebbe stato poi anche direttore della Scuola fino agli inizi degli anni 2000. La collaborazione con Cividale sarebbe durata per alcuni anni.
Nel frattempo, l’attività in montagna si faceva sempre più consistente e piano piano, chi aveva inizialmente poca esperienza, acquisiva le conoscenze e le capacità che gli avrebbero permesso di frequentare i corsi regionali e nazionali per diventare istruttore titolato.
Nei primi anni Novanta la Scuola organizzò il primo corso di scialpinismo, a complemento della già esistente sezione di alpinismo su roccia. Fu così che la nostra scuola poté presentare un proprio statuto ed essere riconosciuta ufficialmente dalla Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Scialpinismo e diventare a tutti gli effetti “La Scuola della Sezione CAI di Spilimbergo”.
Agli inizi degli anni 2000 la direzione della scuola cambiò. Si avvertiva, nello stesso periodo, anche un mutamento nelle esigenze dei nostri allievi. Il famoso “libretto rosso” emanato dalla CNSASA, che stabiliva obiettivi e metodi della didattica all’interno delle scuole del CAI, venne ritenuto oramai inadeguato ai tempi. Ne nacque una profonda e lunga verifica all’interno della nostra Scuola che si concluse con la presentazione di una didattica per moduli in linea con le ultime e più moderne applicazioni nell’insegnamento. Rimanendo pur sempre validi gli obiettivi (educazione alpinistica, prevenzione degli infortuni, migliore conoscenza dell’ambiente montano) fu il metodo “a corsi generalisti” ad essere messo in discussione.
Nacque così una proposta di didattica modulare che veniva incontro alle esigenze di dinamicità e continuità richieste dagli allievi e dagli istruttori: ogni allievo poteva così scegliere un proprio percorso formativo in base alle esperienze, alle capacità tecniche e alle aspettative personali.
Dopo una prima fase di verifica e riaggiustamento, alla fine degli anni 2000 il progetto “moduli” era stato in gran parte definitivamente sperimentato e confermato. La sua applicazione ha portato una bella ventata di novità ed entusiasmo, ne è stato testimonianza il notevole incremento di allievi che si sono avvicinati alla nostra Scuola e che continuano a farlo. Questa esigenza di innovazione ha trovato infine spazio, al giorno d’oggi, anche nella odierna proposta formativa suggerita dalla Commissione Nazionale delle Scuole di Alpinismo del CAI, che tende sempre più ad essere divisa in corsi specifici (AL1, AL2, AR1, AG1, ecc).
Siamo orgogliosi di aver sperimentato e di aver portato avanti, per primi in ambito CAI e nel puro spirito del volontariato, un’esperienza e una spinta al cambiamento che veniva dalla base, e soddisfatti di aver fatto da precursori verso cambiamenti ancora in corso.
Da quel lontano 1981 la Scuola ha sempre cercato di crescere e migliorarsi, promuovendo l’esperienza in montagna e lo sviluppo delle capacità formative dei suoi componenti e cercando di trasmettere al meglio la cultura della sicurezza e della consapevolezza a chi si approccia e frequenta l’ambiente montano. Dal 2022 inoltre, grazie alla continua formazione dei nostri istruttori, siamo diventati anche scuola di arrampicata libera.